Intervento al Convgeno promosso dall’Università di Firenze: Bilancio di Genere come strumento per la costruzione della parità
“L’intelligena artifciale a supporto della parità di genere, una sperimentazione sui dati del Bilancio di Genere della Città Matropolitana di Firenze”
Oggi, in un’epoca digitale che sta sbalordendo tutti, l’intelligenza artificiale sta conferendo alle macchine una capacità di espressione simile a quella umana, grazie alla loro abilità di apprendere dati di varia natura, elaborarli e renderli fruibili agli utenti attraverso una simulazione di dialogo.
Tra reazioni di stupore, meraviglia e talvolta persino paura, Insieme al atema di Kinoa Innovation Studio ho voluto sperimentare l’utilizzo dell’IA. Kinoa lavora da tempo con l’IA e, a titolo dimostrativo, abbiamo creato “EquamenteGPT”, una versione di ChatGPT istruita per apprendere il contenuto del Bilancio di Genere della Città Metropolitana di Firenze, redatto e impaginato in parte dal nostro team, oltre che ad altri documenti istituzionali sulla parità di genere.
L’obiettivo era mostrare le potenzialità di questi nuovi applicativi, ora accessibili a tutti gli utenti finali, e evidenziare alcuni bias cognitivi che possono affliggere le macchine, riflettendo la società in cui viviamo.
Il meccanismo è stato semplice:
- Abbiamo presentato i documenti all’intelligenza artificiale.
- Abbiamo fornito indicazioni di apprendimento e testato la capacità di dare risposte pertinenti.
- Abbiamo sottoposto EquamenteGPT a un test con una serie di domande sulla parità di genere, osservando le risposte che riusciva a fornire.
- Tutto questo è stato presentato in una presentazione animata e interattiva durante la Tavola Rotonda di chiusura dei lavori sul Bilancio di Genere della Città Metropolitana di Firenze.
Le reazioni sono state sorprendenti: la capacità di discutere argomenti correlati alla Tavola Rotonda è stata notevole.
D’altra parte, è emersa una consapevolezza, confermata dalla voce stessa dell’IA: ci sono rischi di disparità sociale e di genere nell’ambiente lavorativo dietro le quinte del mondo dell’IA, evidenti anche nelle risposte di EquamenteGPT.
Questa esperienza ribadisce un concetto: l’innovazione digitale non deve essere temuta, ma gestita con consapevolezza. La differenza nei risultati tra un uso responsabile e uno dannoso dell’IA è significativa, nonostante il sottile confine che li separa.
E’ possibile rivedere tutto il convegno a questo LINK
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