Articolo pubblicato nella pagine de La Nazione – Sezione Aziende e Mercati
La crescita europea di Kimap – Il progetto Kimap City
E’ stato un inizio anno denso di novità in casa della nostra start up innovativa Kinoa che ha sviluppato il progetto Kimap e che da poco si è trasferita all’interno dell’ecosistema dell’innovazione fiorentina di Murate Idea Park.
L’anno è iniziato con Kimap City, progetto europeo vinto da Kinoa con il proprio sistema innovativo Kimap, il primo navigatore dotato di intelligenza artificiale per persone con disabilità motoria che rileva in automatico i dati sull’accessibilità di strade e marciapiedi trasformando tali informazioni in indicazioni stradali. Il progetto ha portato il team della start up in giro per l’Europa con attività di mappatura per oltre 200 km di strade, piazze e marciapiedi tra Milano, Porto e Santander.
Le mappatura partecipate dell’accessibilità a Torino e Prato
Abbiamo iniziato anche a collaborare con la Città di Torino, grazie alla vittoria di un contest su Intelligenza Artificiale e Social Goods indetto dal Comune e Nesta che ha poi portato alla realizzazione di un progetto di Crowdmapping (un evento di mappatura partecipato dell’accessibilità realizzato con gli utenti stessi e le associazioni del territorio), sempre utilizzando la tecnologia Kimap per rilavare dati sulle strade del capoluogo piemontese. Lo stesso format è stato usato a Prato insieme all’Università di Firenze e l’associazione La skarrozzata di Bologna.
A Firenze gli itinerari turistici accessibili
E poi, Firenze. Insieme all’Assessore Del Re e al Comune di Firenze abbiamo realizzato un progetto denominato “Passepartour, le chiavi dell’accessibilità”, 4 guide cartacee e digitali con 4 itinerari turistici interamente accessibili realizzati sempre grazie alla tecnologia Kimap, con una serie di indicazioni uniche per chi si trova a visitare Firenze ma ha problemi di mobilità. Il progetto ha già ricevuto il Premio PA Sostenibile come buona pratica nazionale per lo sviluppo sostenibile delle comunità indetto a Roma da Forum Pa.
I prossimi passi
A breve saranno proposti nuovi aggiornamenti all’applicazione e il team di Kimap continuerà a far conoscere la tecnologia direttamente sul campo, attraverso il format del crowdmapping, in altre città europee mentre in chiave turistica saranno realizzati nuovi itinerari turistici di città d’arte e di cammini o sentieri extraurbani.
Alcune mie considerazione sul sistema dell’innovazione italiano e le prospettive in Toscana
Questi progetti, così come i premi che ci sono stati riconosciuti in questo ultimo anno ci incoraggiano a continuare con tenacia nella strada intrapresa ormai tre anni fa con Kimap. Un progetto di innovazione sociale che utilizza la tecnologia per abbattere barriere non solo architettoniche ma anche informative che si sta affermando in moltissime città europee che stanno investendo nel diventare delle vere e proprie città accessibili e connesse.
Inoltre le idee e le start up che stanno nascendo in Italia in questo periodo evidenziano una rinnovata creatività del nostri talenti, in molti casi giovanissimi. Tuttavia Il sistema italiano dell’innovazione è ancora molto indietro rispetto agli altri paesi, e spesso le idee e le innovazioni non riescono ad emergere ed affermarsi anzi spesso vengono fatte “rosolare” lentamente tra programmi di accelerazione e incubazione non sempre efficienti. E’ noto che le start up siano per natura delle organizzazioni provvisorie in costante ricerca di un modello di business vincente per proporre il proprio prodotto o servizio tecnologico nel mercato e quindi con un alto tasso di fallimento. Tuttavia, il fatto che in Italia le start up diventate realtà tecnologiche consolidate si contino a fatica nel palmo di una mano, la dice lunga sul ritardo che sta accumulando il nostro paese.
Se davvero si vuole investire in innovazione, nei giovani e nella creatività anche nella nostra Toscana dobbiamo fare sistema e abbracciare la rivoluzione digitale in corso, stiamo accumulando ritardo nei confronti delle regioni del Nord e si rischia di perdere terreno difficile da recuperare. Per fare ciò, serve una forte e determinata volontà politica della Regione con azioni e interventi finalizzati a supportare la contaminazione tra realtà e far fiorire imprese creative e tecnologiche. Non basta, però, il solo settore pubblico, serve anche un privato (imprenditori, investitori e venture capitalist) consapevole e aperto all’innovazione, che abbia la volontà di investire risorse in questo territorio e in modo particolare nella crescita delle imprese che lavorano con le tecnologie più dirompenti come la Blockchain, l’intelligenza artificiale e la macro area della Data Science.
Approfondimenti:
www.kimap.it
www.medium.com/kinoa/kimap/home
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